È una parola in lingua zulu, usata nella canzone “Vai bene così” di Leo Gassmann, presentata a Sanremo 2020. Cosa significa?
Tra le Nuove Proposte di Sanremo 2020 c’è Leo Gassmann, che con la sua performance di Vai bene così, questo il titolo della sua canzone, ha fatto scoprire una nuova parola, per chi l’ha colta. Si tratta di “Asimbonanga” che ripete diverse volte nella parte finale della canzone. Molti si chiedono che cosa voglia dire. Ecco la risposta, con l’origine del termine e alcuni esempi d’uso.
- Origine: dalla lingua zulu;
- Quando viene usato: riferita a una canzone di Johnny Clegg contro l’apartheid;
- Lingua: zulu;
- Diffusione: globale.
La traduzione di Asimbonanga: l’origine della parola
Asimbonanga è una parola in lingua zulu la cui traduzione in italiano è “non l’abbiamo visto“. Si tratta anche del titolo di una famosa canzone sudafricana contro l’apartheid scritta da Johnny Clegg per Nelson Mandela. È quindi una parola che dà l’idea di libertà e della lotta contro ogni forma di oppressione, in linea con il senso della canzone di Leo Gassmann Va bene così che si concentra sulla forza di ognuno per superare delle situazioni difficili.
Il testo della canzone, tradotto in italiano, è il seguente:
Non l’abbiamo visto
non abbiamo visto Mandela
nel posto in cui è
nel posto in cui viene tenuto
non l’abbiamo visto
non abbiamo visto il nostro fratello
nel posto in cui è
nel posto in cui è morto
Esempi d’uso: Leo Gassmann e Nelson Mandela
L’esempio più celebre di questa parola è nella canzone, appunto, di Johnny Clegg. Ecco il video di una delle sue performance insieme a Savuka:
Un altro esempio è, come già detto, nella canzone di Leo Gassmann Vai bene così: infatti il cantante figlio di Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, e nipote di Vittorio, la ripete nella parte finale.